#Città d’arte in Lombardia
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viaggipartime · 4 days ago
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Weekend a Bergamo: Relax, Storia e Sapori
🌟 Cerchi una meta perfetta per un weekend tra relax e cultura? Scopri il nostro itinerario a Bergamo: dalle terme di San Pellegrino alle bellezze di Bergamo Alta! 🏰✨ Consigli su cosa fare, vedere e mangiare 👉 #WeekendABergamo #Viaggi
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fashionbooksmilano · 10 months ago
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Seta Oro Cremisi
a cura di Chiara Buss
Segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e degli Sforza
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2009, 192 pagine, 23x28cm, 200 ill.a colori e 10 b/n, ISBN 9788836614912
euro 45,00
Primo volume della collana Seta in Lombardia, il volume accompagna una raffinata mostra proposta dal Museo Poldi Pezzoli di Milano, dedicata ai tessuti in oro e seta che, quale bene di lusso per eccellenza, hanno contraddistinto la signoria dei Visconti e degli Sforza durante l’età rinascimentale.
Veri capolavori, che conferiscono ulteriore rilevanza all’esposizione poiché testimoni dei sorprendenti risultati di uno studio – mai fino ad ora così completo ed esaustivo - dedicato ai tessuti auro-serici lombardi del XV secolo. Un’appassionante ricerca, progettata dall’ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda) e condotta in collaborazione con nove istituzioni europee, che per la prima volta ha documentato con chiarezza l’eccellenza delle tecniche di lavorazione ed è pervenuta al riconoscimento di reperti tessili esistenti che mai nessuno aveva individuato.
A Milano infatti l’arte della seta nacque dalla volontà del duca Filippo Maria Visconti che fece chiamare, nel 1442, due setajoli – rispettivamente da Firenze e da Genova – i quali portarono in città le maestranze, i macchinari e le materie prime per dare avvio a una vera e propria “industria della seta”: nel volgere di un quarto di secolo, con una rapidità dunque sorprendente, tale produzione raggiunse i livelli di quelle veneziane, genovesi e fiorentine, considerate le migliori in Occidente.
Questa esposizione – attraverso sessanta oggetti tra tessuti, vesti, ricami ma anche gioielli, ritratti e opere d’arte applicate – offre dunque l’opportunità di far conoscere lo sfarzo della corte milanese, la più ricca e potente della penisola italiana nella seconda metà del Quattrocento, ma anche di illustrare le ricerche effettuate su alcuni preziosi esemplari esistenti, che, per la prima volta, hanno fornito una serie di dati estremamente interessanti tanto sui materiali usati (seta, kermes, indaco, cocciniglie, zafferano, oro, rame e argento) quanto sulle tecniche di filatura.
Il catalogo accoglie numerosi saggi che illustrano le scoperte di laboratorio e d’archivio, in una panoramica a tutto tondo che, oltre alla storia politica e artistica del ducato e alla qualità della vita a corte, esemplifica le profonde conoscenze scientifiche che accompagnavano la questa particolare produzione e, non ultimo, l’aspetto sociale della struttura artigiana milanese.
Milano, ottobre 2009 - febbraio 2010
14/04/24
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cinquecolonnemagazine · 9 months ago
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MetaPan: arte, musei e digitale
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La pausa dalle attività del PAN | Palazzo delle Arti Napoli per lavori di ristrutturazione ha fornito l'occasione al Comune di Napoli per avviare un’iniziativa che permetterà al Museo di restare “aperto” e attivo nel metaverso. Il progetto digitale – finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli e promosso dal Comune di Napoli in partnership con MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale di Milano, riconosciuto nel 2023 come museo da Regione Lombardia – è curato da Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente di MEET e Valentino Catricalà, curatore d’arte contemporanea, con la supervisione tecnica dell’architetto Giuliano Bora, che ha realizzato lo spazio all’interno della piattaforma immersiva tridimensionale Spatial.io. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma Napoli Contemporanea, curato da Vincenzo Trione, consigliere del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per l’arte contemporanea e le attività museali. L’obiettivo è promuovere l’immagine del futuro Pan in una maniera fruibile dal pubblico attraverso una piattaforma digitale che permetta ad ogni visitatore, attraverso l’utilizzo di un avatar, di immergersi nell’universo delle immagini. Lo sviluppo del MetaPan come spazio di comunicazione internazionale è anche occasione di collaborazione con accademie e università, per mettere a punto strategie di promozione del museo fisico attraverso gli spazi virtuali. Oltre alle sale espositive, infatti, lo spazio ospita anche una conference room che accoglierà, tra aprile e luglio 2024, il primo ciclo di masterclass “MetaPan: Arte, Musei, Digitale”, che prevede 6 incontri della durata di un’ora e mezza ciascuno. Le lezioni, aperte al pubblico e a partecipazione gratuita, saranno tenute da alcuni tra i più importanti docenti ed esperti di arte e new media di rilievo nazionale ed internazionale –Francesco Spampinato, Professore di Storia dell’arte contemporanea, Università Alma Master Studiorum di Bologna; Andrea Pinotti, Professore di Estetica, Università Statale di Milano; Ruggero Eugeni, Professore di Semiotica dei media, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Elisabetta Modena, Ricercatrice in Storia dell’arte contemporanea, Università di Pavia. Uno degli appuntamenti sarà incentrato sull’arte digitale grazie alla partecipazione dei quattro artisti che sono al momento in esposizione con le loro opere nel MetaPan: Chiara Passa, Davide Quayola, Auriea Harvey e Bianco-Valente. Link d’accesso al MetaPan: https://tinyurl.com/mrxc7fsa Read the full article
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Turismo: a capodanno in Lombardia si va verso il tutto esaurito
A capodanno in Lombardia si va verso il tutto esaurito per le località turistiche: “Sul territorio regionale – spiega in una nota l’assessore lombardo al Turismo Barbara Mazzali – si rileva un livello di occupazione media del 95,8%, con un tutto esaurito nelle montagne della Valtellina, cui seguono l’area dei Laghi, con il Garda, Como e Lecco, Milano e le nostre città d’arte come Mantova, Bergamo…
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Fernanda Wittgens
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“Quando crolla una civiltà e l’uomo diventa belva, chi ha il compito di difendere gli ideali della civiltà, di continuare ad affermare che gli uomini sono fratelli, anche se per questo dovrà… pagare? Sarebbe troppo bello essere intellettuali in tempi pacifici, e diventare codardi, o anche semplicemente neutri, quando c’è un pericolo“.
Fernanda Wittgens, museologa, critica e storica dell’arte è stata la prima donna a dirigere la Pinacoteca di Brera e la prima direttrice di un importante museo in Italia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha svolto un ruolo vitale nel salvataggio e nella protezione dai bombardamenti e dalle razzie naziste delle opere di Brera, del Museo Poldi Pezzoli e della Quadreria dell’Ospedale Maggiore.
Per il suo incessante lavoro ha ricevuto diverse importanti onorificenze, è stata nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1930; nel 1949 ha vinto la Medaglia d’oro dell’Ambrogino d’oro della Città di Milano; nel 1954 le è stata conferita la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte e nel 1956 è stata nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nacque il 3 aprile 1903 a Milano da Margherita Righini e Adolfo Wittgens, professore di lettere e traduttore di origine svizzera, che aveva trasmesso l’amore per l’arte alla sua grande prole, sette tra figli e figlie. 
Laureata con lode in Lettere nel 1925, presso l’Accademia scientifico-letteraria di Milano, la sua tesi in storia dell’arte medioevale e moderna aveva il titolo I libri d’arte dei pittori italiani dell’Ottocento.
Dopo aver insegnato Storia dell’arte in vari licei, attirò l’attenzione di Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca di Brera e sovrintendente alle Gallerie della Lombardia, che la volle accanto ritenendola una brillante e instancabile studiosa.
Venne assunta a Brera nel 1928 come “operaia avventizia”, tre anni dopo era assistente di Modigliani e nel 1933 divenne ispettrice.
Il loro sodalizio lavorativo non si interruppe neppure quando, nel 1938, Modigliani, che era ebreo, fu espulso dall’amministrazione, perseguito e mandato al confino a causa delle leggi razziali. Fernanda Wittgens continuò l’attività del suo mentore continuando a tenerlo informato su ciò che accadeva, gli fece anche da prestanome nella pubblicazione di un libro.
Il 16 agosto 1940, vinse il concorso e divenne la direttrice della Pinacoteca di Brera.
Durante il conflitto, la città di Milano fu pesantemente colpita dai bombardamenti aerei, che causarono distruzione e perdite di inestimabile valore storico e culturale. Brera, una delle più importanti gallerie d’arte d’Italia, non fu risparmiata. L’edificio subì danni significativi e molte delle opere d’arte al suo interno erano a rischio di distruzione.
Fernanda Wittgens allora, ha intrapreso azioni audaci per proteggere le preziose opere d’arte, con l’aiuto di persone fidate, ha svolto un’operazione di salvataggio senza precedenti. Nascoste in cassoni di legno rinforzato, vennero portate in luoghi sicuri, come chiese, abbazie e palazzi, lontano dai pericoli dei bombardamenti. Guidava personalmente le operazioni, assicurandosi che ogni opera d’arte fosse adeguatamente imballata e catalogata per preservarne l’integrità. Tra grandi difficoltà, accompagnò le opere sui camion, rimanendo sempre a fianco dei guidatori.
Ma ha fatto anche di più. Ha trasformato il museo in un rifugio durante i bombardamenti. Organizzando il necessario supporto logistico e umanitario, strinse contatti con la rete di solidarietà femminile della San Vincenzo e la Pro Orfani che, sotto la facciata ufficiale della beneficenza, operavano con gruppi clandestini di oltre confine.
La sua dedizione, il suo coraggio e la sua determinazione nel proteggere il patrimonio artistico e culturale di Milano sono stati fondamentali per preservare la storia e l’identità di una nazione in un momento così difficile.
All’alba del 14 luglio 1944, a causa della delazione di un giovane ebreo tedesco collaborazionista a cui aveva organizzato l’espatrio, venne arrestata come nemica del Fascismo e condannata a quattro anni di carcere. Venne reclusa nel carcere di Como e poi in quello di San Vittore, a Milano.
Dopo sette mesi di detenzione, uscì di prigione il 24 aprile 1945.
Dopo la guerra, Fernanda Wittgens, ha continuato il suo lavoro di conservazione, contribuendo a ricostruire e restaurare le opere d’arte danneggiate dal conflitto. Venne nominata pro-direttrice e commissaria per l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Da lei prudentemente svuotata, la Pinacoteca era stata distrutta in 26 sale su 34 dai bombardamenti. Ha concentrato i suoi sforzi per convincere le autorità ad assumersi l’impegno per una totale ricostruzione, portata a termine il 9 giugno 1950.
Nello stesso anno ha progettato un piano regolatore per la Grande Brera, che prevedeva un collegamento tra la Pinacoteca, l’Accademia di Belle Arti, la Biblioteca, l’Osservatorio Astronomico e l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere.
Nominata soprintendente alle Gallerie della Lombardia, si è occupata della ricostruzione del Museo teatrale alla Scala e del Poldi Pezzoli, oltre che del restauro del Cenacolo di Leonardo.
Nel 1951 ha animato la Pinacoteca con una serie d’inediti e innovativi eventi espositivi e didattici con visite guidate per bambini, persone con disabilità e pensionate, sollecitate a una partecipazione attiva.
Ha anche fatto di tutto per convincere il Comune di Milano ad acquistare la Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti, messa sul mercato e contesa da Roma, Firenze e Stati Uniti d’America. Il 1º novembre 1952 è riuscita nel suo intento e la scultura è diventata milanese per 130 milioni di lire, grazie allo stanziamento dei fondi necessari da parte del Comune.
Nel 1955 ha costituito ufficialmente a Brera una sezione didattica. Nello stesso anno, il 17 aprile, durante la “Giornata della Riconoscenza”, è stata premiata con una medaglia d’oro da parte dell’Unione delle comunità israelitiche, per l’opera di soccorso nei confronti delle persone ebree perseguitate.
È morta a Milano l’ 11 luglio 1957. Alla camera ardente, allestita davanti all’ingresso della Pinacoteca, in cima allo scalone d’onore, parteciparono migliaia di persone. Tumulata al Cimitero Monumentale di Milano, è stata traslata fra gli illustri del Civico Mausoleo Palanti.
Fernanda Wittgens è stata un esempio di determinazione, coraggio e amore per l’arte.
Il 6 marzo 2014 le sono stati dedicati un albero e un cippo al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano. Nel 2018 le è stato  dedicato il Bar Fernanda della Pinacoteca di Brera.
Sulla sua vita sono stati scritti due libri: Sono Fernanda Wittgens. Una vita per Brera (2018) della storica dell’arte Giovanna Ginex che, insieme a Rosangela Percoco, ha pubblicato anche L’allodola, nel 2020, da cui è stato tratto il film per la RAI Fernanda.
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paviafree · 1 year ago
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Esplorando Pavia: turismo e attualità
Situata nella regione Lombardia, nel nord Italia, Pavia è una città affascinante, adornata da un ricco patrimonio storico e culturale, che attira viaggiatori da tutto il mondo. Dalla sua venerabile università alla sua splendida architettura e ai vivaci eventi, Pavia sposa perfettamente tradizione e modernità.
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Fascino culturale: I musei e le gallerie d’arte di Pavia offrono un’esplorazione approfondita del suo patrimonio culturale. I Musei Civici, ospitati all’interno del Castello Visconteo, offrono una vasta collezione di arte e reperti storici che i visitatori possono esaminare. Inoltre, il Palazzo Borromeo, abbellito da eleganti giardini, rappresenta un altro tesoro culturale. Ci sono molti EVENTI PAVIA capita. Durante tutto l’anno, la città ospita una miriade di mostre ed eventi culturali che celebrano l’arte, la musica e la letteratura.
Delizie Gastronomiche: Il panorama culinario pavese presenta un paradiso gastronomico per gli appassionati. Le trattorie e i ristoranti locali invitano con piatti tradizionali lombardi, tra cui risotto alla pavesi, panettone e ossobuco. Assaporare queste delizie culinarie è incompleto senza l’accompagnamento dei rinomati vini lombardi, come il Pinot Nero e la Barbera. SAGRE PAVIA ti farà godere di tutto.
Pavia Turismo e sviluppi attuali: Per immergersi completamente nell’esperienza pavese è fondamentale rimanere aggiornati sulle ultime novità e sugli eventi che si svolgono in città. Per fortuna, Pavia vanta un vivace calendario di attività culturali, sportive e di intrattenimento durante tutto l’anno.
Stravaganze culturali: Pavia è un centro di festival culturali, concerti e mostre. Tieni d’occhio gli annunci riguardanti eventi come il Festival Barocco di Pavia, una celebrazione del ricco patrimonio musicale della città o mostre d’arte presenti nelle gallerie locali.
Sport e attività ricreative: Gli amanti dello sport potranno rimanere informati sui vari eventi e attività sportive di Pavia. La città pulsa di una fiorente scena sportiva, che comprende eventi di calcio, canottaggio e ciclismo.
L’impegno della comunità: L’immersione nell’etica della comunità locale può essere raggiunta partecipando a iniziative guidate dalla comunità come mercati degli agricoltori, fiere e opportunità di volontariato.
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Per rimanere al passo con le notizie e gli eventi più recenti di Pavia, puoi accedere facilmente ai giornali locali, ai siti ufficiali del turismo e alle piattaforme di social media. Il coinvolgimento delle comunità e delle organizzazioni locali può anche offrire preziosi spunti sull’atmosfera dinamica e vibrante della città.
Pavia incarna un paesaggio urbano che intreccia perfettamente i suoi tesori storici con una scena culturale in continua evoluzione. Sia che le tue inclinazioni gravitino verso la sua antica università, l’architettura accattivante o la cucina deliziosa, Pavia promette un viaggio sfaccettato per tutti i viaggiatori. Rimanere informato sugli ultimi sviluppi ed eventi ti consentirà di ottenere il massimo dal tuo soggiorno in questa incantevole città italiana.
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personal-reporter · 2 years ago
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In cammino verso la Via delle Sorelle
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Con centotrenta chilometri, trentasei comuni attraversati, due siti Unesco, otto cammini incrociati, tre aree vitivinicole, parchi , riserve, il lago d’Iseo, è davvero unica  la Via delle Sorelle, il cammino che unisce Brescia a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023. Ideato da Slow Ride Italy nel luglio del 2020 su ispirazione della nomina di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, studiato nel 2021 e presentato per la prima volta a gennaio 2022 alle Istituzioni, La Via delle Sorelle sarà un’eredità sostenibile per i due territori. I concetti chiave che hanno determinato la definizione del percorso sono stati quelli di creare una linea verde naturale tra due aree urbanizzate, entrare in contatto con gli altri cammini e sentieri sul territorio e  attraversare bellezze ambientali o architettoniche fuori dalle rotte turistiche. Da queste premesse è nato un cammino lento che unisce le due città e le loro province, per rappresentarne l’identità culturale e il patrimonio naturale Entrato ufficialmente nel Dossier Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, il cammino è stato donato dall’Associazione Slow Ride Italy, con l’appoggio dei comuni attraversati. Il nome è nato su ispirazione del nuovo rapporto tra Brescia e Bergamo, che si assomigliano, sono vicine e che, come sorelle, possono competere, ma sono fondamentalmente unite. Nei suoi 130 chilometri, oltre a Brescia e Bergamo, il percorso attraversa 34 comuni, sviluppandosi sulla fascia collinare delle due città e province, con  delle specificità, naturali e culturali, tale da essere vissuta anche come gita giornaliera e del weekend. Intorno al cammino c’è una rete di accoglienza per dormire e mangiare, dove le realtà che hanno aderito offriranno prezzi calmierati ai camminatori in possesso di una credenziale che potrà essere richiesta direttamente sul sito, che varrà anche come biglietto di ingresso alla Riserva del Torbiere del Sebino, a cui andranno una parte dei proventi. La Via delle Sorelle ha una segnaletica verticale unica, finanziata da Regione Lombardia – Ersaf, che riporta il logo e la direzione di cammino ed è integrata da una segnaletica orizzontale. Inoltre il viaggio si arricchisce grazie al dialogo e all’interazione delle arti contemporanee chiamate a interpretare il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e territorio, tra passato e presente. Si comincia con il posizionamento di opere d’arte contemporanea permanenti lungo le tappe del Cammino, per creare un cantiere creativo tra due città e trasformare la Via delle Sorelle in un palcoscenico a cielo aperto. Inoltre sono in corso altri progetti di ideazione da parte di artisti che stanno studiando il Cammino vhe, durante il 2023 e negli anni a venire, vi interverranno in un laboratorio dove arte, natura, cultura e produzione si intrecciano. La Via delle Sorelle ha il sostegno di Regione Lombardia, Fondazione ASM, Fondazione Cariplo e le Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia, Visit Bergamo e Visit Brescia, l’Hdemia SantaGiulia di Brescia, l’Associazione Potatrek di Bergamo, Arthob, la Fondazione Bobo Archetti e  la Scuola Audiofonetica. Read the full article
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Se hai voglia di evadere dalla città anche solo per un giorno non c’è scelta migliore che organizzare una gita fuori porta questo weekend. Partendo da Milano infatti in poche ore è possibile vedere posti magnifici, visitare città d’arte, trascorrere una giornata in totale armonia con la natura o rilassarsi in terme da sogno. Con SiViaggia parti alla scoperta dei luoghi più belli da visitare in Lombardia e scegli la meta della tua prossima gita fuoriporta! I borghi medievali nei dintorni di Milano Vicino a Milano ci sono moltissimi borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Da Morimondo a Grazzano Visconti: ecco 5 borghi nei dintorni di Milano da visitare durante una gita fuoriporta. Morimondo A solo una trentina di chilometri dal centro di Milano, Morimondo è un’oasi verdeggiante immersa nella vallata del Ticino e costellata di cascine e sentieri escursionistici. La cittadina è raggiungibile anche in bici, seguendo la ciclabile che dalla Darsena porta ad Abbiategrasso e da qui al Naviglio di Bereguardo. L’attrazione principale del luogo e senz’altro l’Abazia di Morimondo, fondata in epoca medievale da dei monaci cistercensi francesi provenienti da Morimond, e conservata pressoché intatta nonostante sia passato ormai quasi un millennio. Tutt’intorno si snodano numerosi sentieri immersi nella natura incontaminata dove è possibile fare escursioni e trekking tra le bellezze paesaggistiche del Ticino, ma è anche possibile godere di degustazioni enogastronomiche e fiere di rievocazione medievale. Trezzo d’Adda Tra i posti da visitare vicino Milano raggiungibili anche in bicicletta, Trezzo d’Adda è forse uno dei più belli; sebbene questa cittadina sia facilmente raggiungibile in meno di un’ora in auto infatti, il percorso che si snoda lungo la ciclabile del Naviglio Martesana è a dir poco magico. Man mano che ci si allontana dal centro città il verde e la tranquillità aumentano, trasportandoti immediatamente in un’atmosfera bucolica; lungo il tragitto vedrai sfilare accanto a te ville nobiliari settecentesche, porticcioli colorati e un antico mulino. Una volta a Trezzo ti sembrerà di tornare indietro nel tempo passeggiando tra le antiche vie del borgo, e potrai visitare il Castello Visconteo affacciato direttamente sulle acque dell’Adda. Attraversando una passerella si raggiunge Crespi d’Adda: il villaggio patrimonio dell’Unesco dove il tempo si è fermato al 1800. Infine se vuoi passare qualche ora a contatto con la natura, visita l’oasi WWF Foppe di Trezzo. Vigevano Situata ad un’oretta da Milano, questa cittadina del Pavese è la meta ideale per una tranquilla giornata fuori città, lontano dalla frenesia della capitale e alla riscoperta di un ricco patrimonio culturale che annovera il dominio dei Visconti e degli Sforza, nonché le opere del Bramante e di Leonardo da Vinci. Camminando per le vie del centro storico si è proiettati in un passato ricco di storia e d’arte, a partire dalla maestosa Piazza Ducale che è il cuore pulsante della vita cittadina. Il luogo simbolo di Vigevano è l’imponente Torre del Bramante da cui si può ammirare un panorama che va dalle antiche vie del borgo fino ai campi della Lomellina. Infine, dopo aver visitato il duomo, è imperdibile una gita al castello, uno dei più grandi e maestosi di tutta Europa; il castello è dotato anche di un ampio giardino oggigiorno animato frequentemente da concerti e rappresentazioni teatrali all’aperto, e tre grandi scuderie che ospitano esposizioni d’arte permanenti o temporanee. Castello di Malpaga Poco fuori dalle porte di Bergamo, nel territorio del Cavernago, si erge il Castello di Malpaga. L’antico borgo medievale, immerso in una distesa di campi agricoli e foreste, ti regalerà un meraviglioso scorcio di vita bucolica in grado di proiettarti indietro nel tempo, dove poter trascorrere momenti indimenticabili in assoluto relax. Una vera perla per gli appassionati di castelli ma non solo, il Castello di Malpaga è interamente visitabile; al suo interno potrai ammirare alcuni affreschi di epoca rinascimentale che si sono conservati perfettamente intatti. Nel castello vengono organizzate ogni settimana visite guidate e moltissimi eventi culturali. Il Castello di Malpaga nei dintorni di Milano Grazzano Visconti Il grande classico delle gite fuori porta in Nord Italia è il castello di Grazzano Visconti, ad appena due ore da Milano, nel piacentino. Il piccolo borgo su cui domina il castello è caratterizzato da stradine pittoresche e botteghe artigianali che ti regaleranno una piacevole atmosfera di altri tempi. Il periodo migliore per visitare il castello è in primavera, quando i glicini e i roseti fioriscono, riempiendo di colori e profumi i giardini del paese. La storia di questo borgo è molto particolare e nasconde un alone di leggenda e mistero. Si narra infatti che il castello sia ancora infestato dal fantasma di Aloisa, una nobildonna sfortunata che morì di dolore dopo essere stata tradita dal consorte; divenuta protettrice degli innamorati, in molti si recano qui per porgerle doni e omaggi così da consolarla del suo amore finito in tragedia. Gita nelle città d’arte vicino a Milano Per chi ama la cultura e l’arte, la scelta per una gita fuoriporta in una città nei dintorni di Milano è davvero vasta. Monza, Pavia, Mantova e Bergamo sono mete ideali per una giornata immersi nell’arte. Monza A meno di un’ora di viaggio da Milano, Monza è la meta ideale per una gita fuori porta in giornata. La città è un vero e proprio gioiellino, ricca di storia e di cultura, e i suoi vicoli pittoreschi sono in grado di catturare il cuore di qualsiasi visitatore. Dopo aver visitato la città è d’obbligo una tappa alla Villa Reale, un capolavoro architettonico circondato da uno straordinario parco naturalistico che combina alla perfezione arte e natura in un unico luogo. Accedendo alla reggia potrai scegliere se visitare unicamente gli appartamenti reali oppure includere le mostre temporanee; conclusa la visita si accede al roseto, che vanta oltre quattromila varietà di rose provenienti da tutto il mondo. Da qui si parte alla scoperta di uno dei parchi più grandi d’Europa in cui potrai ammirare installazioni artistiche, come la “Voliera per umani” e “Lo Scrittore”, una fattoria e un maneggio, romantici laghetti, tempietti neoclassici e il famoso Autodromo Nazionale. Pavia Ex capitale del Regno Lombardo, Pavia è una ridente cittadina vicino Milano, raggiungibile in appena 40 minuti con l’auto o addirittura in bicicletta, pedalando per 30 chilometri lungo il Naviglio Pavese. La città è ricca di storia e di cultura e rappresenta uno dei luoghi simbolo da visitare in Lombardia, perfetta per una gita fuori porta in giornata. Programmare un itinerario è essenziale per visitare la città che, sebbene non sia molto estesa, è ricca di monumenti, musei e luoghi da vedere; il consiglio è quello di dedicare almeno metà giornata per esplorare la città e in seguito recarsi alla Certosa, l’imponente complesso monastico che è valso alla città la sua fama. Sicuramente da visitare sono il Duomo di Pavia, il Castello Visconteo e i musei Civici, l’antica Università, la Strada Nuova con la sua cupola e il Ponte Coperto sul Ticino. In bicicletta poi si possono raggiungere sia i colli dove si produce ottimo vino, sia la Certosa. Questo gioiello architettonico, oggi sede di una piccola comunità di monaci, è visitabile gratuitamente ed è un’opera architettonica davvero imperdibile. Mantova Tra le città d’arte lombarde da visitare assolutamente, Mantova occupa senza dubbio un posto d’onore; inserita dall’ UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità, essa deve la sua fama ai numerosi monumenti costruiti dai Gonzaga, che nel XV secolo fecero di questa città la perla del Rinascimento Italiano. Entrando in città ti sembrerà di essere stato catapultato indietro nel tempo, passeggiando tra il Castello di San Giorgio, la bellissima cupola di S. Andrea, torri e campanili di epoca medievale che si specchiano nelle acque del lago. Imperdibile una visita al Palazzo Ducale, il più grande al mondo con oltre 500 stanze, nonché al Palazzo Te dove è possibile ammirare gli straordinari affreschi del Mantegna. La basilica di S. Andrea inoltre ospita una delle reliquie più importanti della Cristianità, il sangue di Gesù Cristo raccolto ai piedi della Croce. In più, presso il museo archeologico di Mantova è custodito uno dei reperti più commoventi mai rinvenuti, i cosiddetti Amanti di Mantova, due giovani sepolti oltre 6000 anni fa e ritrovati abbracciati presso le porte della Città. Visitare Mantova per una gita fuoriporta da Milano Bergamo Bergamo è una delle città storiche più affascinanti della Lombardia, da Milano si ci arriva in un’ora e mezza ed è perfetta per una gita di un giorno. La parte più antica della città, detta Bergamo Alta, è situata in cima ad un’altura ed è circondata da possenti mura di cinta veneziane; il modo più caratteristico per arrivarvi è con la funicolare, che nella sua ascesa ti regalerà un paesaggio sbalorditivo dell’intera città. Il fulcro della città antica è Piazza Vecchia, che ospita alcuni dei più importanti edifici storici bergamaschi. Qui si trovano anche il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’imponente Cappella Colleoni dove potrai ammirare dei meravigliosi affreschi di Tiepolo risalenti al settecento. Nel punto più alto della città ha sede il Castello di San Virgilio, un’oasi di pace da cui si vede tutta la città alta. Per i suoi chiostri e i suoi affreschi è da visitare anche il Convento di San Francesco. Una gita in riva al lago Se sei in cerca di idee per una gita fuoriporta nei dintorni di Milano, uno dei numerosi laghi nelle vicinanze è la scelta ideale. Lago di Como, Lago d’Iseo e molto altro: ecco dove andare al lago vicino a Milano. Lago Iseo e Monte Isola Divenuto famoso grazie all’installazione artistica galleggiante di Christo “The Floating Piers”, il Lago Iseo è la meta perfetta per una gita fuori porta questo weekend, prima della fine dell’estate. A circa due ore da Milano, Iseo ospita un piccolo borgo lacustre dall’atmosfera pittoresca e tranquilla che è un vero paradiso per chi cerca di fuggire dal caos cittadino. Da non perdere il lungolago e l’antica Pieve di Sant’Andrea; una volta giunti qui è possibile salire a boro di un traghetto per raggiungere Montisola, un’autentica perla incastonata tra le acque del lago, parte dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 9 chilometri d’estensione Montisola si aggiudica il titolo di isola lacustre più grande d’Europa e anche in quanto a bellezza qui non si scherza. Inerpicandosi su fino al Santuario della Madonna della Ceriola si può godere di una vista a 360° su tutto il lago circondato da verdi montagne, un panorama pazzesco che da solo vale la visita! Se avanza tempo poi i dintorni di Iseo offrono tantissime attrazioni, come ad esempio la Val Camonica con le sue pitture rupestri o la riserva naturale delle Torbiere del Sebino. Varenna Situato nei dintorni di Milano, ad appena un paio d’ore di viaggio, si trova Varenna, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul lago di Como, particolarmente amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’aria romantica che lo caratterizza. Il modo migliore per raggiungere il paese è naturalmente a bordo di un battello, con partenza da Como. Non appena metterai piede a Varenna ti ritroverai immerso in un’atmosfera da cartolina che rende questo paesino uno dei posti più belli da vedere vicino Milano. Inizia con un giretto del centro storico, perditi tra le viuzze, fermati a pranzo in uno dei tanti ristorantini tipici, e se sei in vena di romanticherie percorri la celebre Passeggiata degli innamorati, che ti condurrà dal centro fino all’imbarcadero. Bellagio A proposito di laghi e borghi caratteristici, una bella gita fuori porta partendo da Milano è a Bellagio, un pittoresco borghetto sul lago di Como, raggiungibile in auto dal capoluogo oppure via traghetto da Como o da Varenna. Incantevole meta turistica e culturale, Bellagio è celebre per la sua posizione geografica esclusiva: il borgo si trova infatti sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dipartono i due rami del lago di Como. Dopo un giretto tra le stradine acciottolate che vi porteranno alla scoperta di un vivace centro storico, non mancare di visitare Villa Melzi d’Eril, una delle ville più amate sul Lago di Como. La Villa è inoltre circondata da un grande parco botanico dove si mescolano botanica, arte, storia e architettura. Lago di Garda Incastonato tra le tre regioni di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, il Lago di Garda è il maggiore specchio d’acqua del territorio italiano, nonché una delle mete di villeggiatura più apprezzate dai turisti. Le attrazioni, i luoghi da vedere e le città da visitare sono davvero moltissime, il che fa del Lago di Garda una delle mete d’eccellenza per le gite fuori porta in Lombardia. Con partenza da Milano in poche ore d’auto, potrai raggiungere le placide rive del Lago di Garda; tra le mete più gettonate ci sono le incantevoli cittadine di Riva del Garda, Desenzano e Peschiera del Garda. Se viaggi in compagnia dei più piccoli poi è impossibile non fare tappa a Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia. Anche Gardone Riviera è tra le località più apprezzate, celebre soprattutto per il Vittoriale degli Italiani, la maestosa cittadella dove abitò Gabriele D’Annunzio, e per il Giardino botanico André Heller, con le sue centinaia di piante e fiori provenienti da ogni continente. Sirmione Sempre sul Lago di Garda si trova Sirmione, uno dei luoghi più suggestivi da visitare vicino Milano. La peculiare conformazione della città che si estende all’interno del lago fa sembrare Sirmione un’isola; non appena giunti in città si possono ammirare le altissime mura del castello scagliero, una fortezza che sembra affiorare direttamente dalle acque lacustri. All’interno si sviluppa l’antico borgo, fatto di incantevoli stradine acciottolate, boutique artigianali e ristoranti tipici. Dalla rocca si arriva poi alle Grotte di Catullo, ex villa dell’antica Roma da cui si può godere di un panorama mozzafiato. Infine Sirmione è celebre anche per i suoi impianti termali, le terme di Catullo e le Terme Virgiliane, perfetti per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del totale relax e benessere. Sirmione per una gita vicino a Milano Rocca di Angera Un’altra delle destinazioni simbolo per le gite in giornata nel Nord Italia è il Lago Maggiore. Se stai cercando una meta tranquilla e suggestiva per una gita fuoriporta vicino Milano, il consiglio è di recarsi ad Angera, un piccolo borgo fortificato che sembra uscito direttamente dalle illustrazioni di un libro di fiabe. Situata in una posizione unica, su uno sperone di roccia da cui si abbraccia tutta la sponda meridionale del Lago Maggiore, la Rocca risale al medioevo ed è perfettamente conservata; imperdibili le Sale Storiche restaurate e il Giardino Medievale. A soli 15 km percorrendo la sponda del Lago si trova un’altra destinazione da sogno che vale la pena visitare nello stesso giorno. Si tratta del Santuario di S. Caterina del Sasso, un imponente quanto meraviglioso complesso, abbarbicato su un’alta parete rocciosa a strapiombo sul lago. Verbania Sempre sul Lago Maggiore, a meno di due ore da Milano, si trova Verbania, una piccola cittadina adagiata sulla sponda occidentale del lago. Da sempre meta di villeggiatura di famiglie nobiliari e personaggi illustri, tutto il territorio del Verbano è costellato da ville bellissime con giardini in riva al lago ed enormi parchi acquatici che sono ancora oggi una delle cose più belle da vedere; lo stile è quello liberty, che si sposa perfettamente con il contesto grandioso e floreale del lago. Tra le ville più belle che si trovano a Verbania c’è Villa Taranto, i cui giardini sono rinomati in tutto il mondo per la straordinaria valenza botanica delle specie di piante qui custodite; i giardini sono inoltre animati da viali, fontane, giochi d’acqua, serre, giardini verticali nonché un erbario, un mausoleo e il sorprendente labirinto delle Dahlie. Una giornata immersi nella natura Oltre a città, borghi medievali e splendide cittadine sul lago, ci sono diverse opzioni anche per chi vuole prendere una pausa dalla frenesia metropolitana. Se vuoi immergerti nella natura per un’intera giornata, ecco i luoghi più belli intorno a Milano. Montevecchia A circa 40 km da Milano, sul confine con la Brianza, in cima ad una collina verdeggiante, si trova Montevecchia, un piccolo paese del lecchese sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone; un’ottima località per trascorrere una giornata in armonia con la natura. Dalla cima del paese si può ammirare in lontananza la skyline di Milano e i profili dei suoi grattacieli; salendo ancora più su, lungo la scalinata che porta Santuario della Beata Vergine del Carmelo potrai ammirare in tutta la sua bellezza l’incantevole paesaggio della Brianza. Dal centro di Montevecchia inoltre si diramano numerosi sentieri naturalistici che si addentrano nella Valle del Curone. Labirinto della Masone Circa a metà strada tra Parma e Milano, nei pressi di Fontanellato, si trova un luogo unico nel suo genere, capace di ammaliare tutti i visitatori che vi si rechino, perfetto se sei alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare vicino Milano. Si tratta del Labirinto della Masone, un’installazione ideata da Franco Maria Ricci e che sembra uscito direttamente da una favola. Il labirinto, che è il più grande al mondo del suo genere, è fatto interamente di piante di bambù di almeno 20 specie diverse; la sfida è percorrere questo dedalo di sentieri pieni di vicoli ciechi, diramazioni e bivi raggiungendo l’uscita nel minor tempo possibile. Il complesso include anche un museo e una biblioteca e gli edifici che compongono il parco sono di uno squisito gusto neoclassico. Bormio Ai confini della Lombardia, situato a 1.225 metri sopra il livello del mare, si trova Bormio, un piccolo paesino divenuto celebre per le sue montagne e le sue incredibili terme. La cittadina è collocata nel cuore della Valtellina, al centro delle Alpi e, sebbene non sia esattamente vicino Milano, la si raggiunge facilmente con l’auto in 3-4 di viaggio. Ideale per tutti coloro che amano la montagna, il paese vanta ben 3 skii aree con piste da capogiro, la natura incontaminata e i paesaggi mozzafiato del Parco Naturale dello Stelvio e ben tre centri termali, di cui uno completamente gratuito, le cui acque sono dotate di straordinarie proprietà benefiche. Bormio è la meta ideale se stai programmando una gita fuori Milano ed è senz’altro è uno dei luoghi più belli da visitare assolutamente in tutta la Lombardia. Trenino rosso del Bernina Se hai a disposizione un weekend libero e vuoi approfittarne per passarlo fuori Milano, non c’è scelta più indicata che prenotare un viaggio a bordo del famosissimo trenino rosso Bernina Express. Adatto a tutta la famiglia, il viaggio lungo la ferrovia panoramica ti porterà alla scoperta di uno dei tratti montani più affascinanti di tutte le Alpi. La stazione di partenza è Tirano, ad appena un paio d’ore da Milano; una volta a bordo il trenino rosso si inerpica su per il “bianco ghiacciaio” del Bernina, nel cuore delle alpi Svizzere, regalando al turista una cartolina mozzafiato che sfila al di là dei finestrini per l’intera durata del viaggio. Il capolinea è St. Moritz, una delle stazioni di villeggiatura più celebri al mondo, ma la tratta è costellata di numerose mete turistiche che vale la pena visitare, come ad esempio Morteratsch dove è possibile ammirare l’omonimo ghiacciaio. https://ift.tt/2LXNBun Gita nei dintorni di Milano: 20 idee per tutti i gusti Se hai voglia di evadere dalla città anche solo per un giorno non c’è scelta migliore che organizzare una gita fuori porta questo weekend. Partendo da Milano infatti in poche ore è possibile vedere posti magnifici, visitare città d’arte, trascorrere una giornata in totale armonia con la natura o rilassarsi in terme da sogno. Con SiViaggia parti alla scoperta dei luoghi più belli da visitare in Lombardia e scegli la meta della tua prossima gita fuoriporta! I borghi medievali nei dintorni di Milano Vicino a Milano ci sono moltissimi borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Da Morimondo a Grazzano Visconti: ecco 5 borghi nei dintorni di Milano da visitare durante una gita fuoriporta. Morimondo A solo una trentina di chilometri dal centro di Milano, Morimondo è un’oasi verdeggiante immersa nella vallata del Ticino e costellata di cascine e sentieri escursionistici. La cittadina è raggiungibile anche in bici, seguendo la ciclabile che dalla Darsena porta ad Abbiategrasso e da qui al Naviglio di Bereguardo. L’attrazione principale del luogo e senz’altro l’Abazia di Morimondo, fondata in epoca medievale da dei monaci cistercensi francesi provenienti da Morimond, e conservata pressoché intatta nonostante sia passato ormai quasi un millennio. Tutt’intorno si snodano numerosi sentieri immersi nella natura incontaminata dove è possibile fare escursioni e trekking tra le bellezze paesaggistiche del Ticino, ma è anche possibile godere di degustazioni enogastronomiche e fiere di rievocazione medievale. Trezzo d’Adda Tra i posti da visitare vicino Milano raggiungibili anche in bicicletta, Trezzo d’Adda è forse uno dei più belli; sebbene questa cittadina sia facilmente raggiungibile in meno di un’ora in auto infatti, il percorso che si snoda lungo la ciclabile del Naviglio Martesana è a dir poco magico. Man mano che ci si allontana dal centro città il verde e la tranquillità aumentano, trasportandoti immediatamente in un’atmosfera bucolica; lungo il tragitto vedrai sfilare accanto a te ville nobiliari settecentesche, porticcioli colorati e un antico mulino. Una volta a Trezzo ti sembrerà di tornare indietro nel tempo passeggiando tra le antiche vie del borgo, e potrai visitare il Castello Visconteo affacciato direttamente sulle acque dell’Adda. Attraversando una passerella si raggiunge Crespi d’Adda: il villaggio patrimonio dell’Unesco dove il tempo si è fermato al 1800. Infine se vuoi passare qualche ora a contatto con la natura, visita l’oasi WWF Foppe di Trezzo. Vigevano Situata ad un’oretta da Milano, questa cittadina del Pavese è la meta ideale per una tranquilla giornata fuori città, lontano dalla frenesia della capitale e alla riscoperta di un ricco patrimonio culturale che annovera il dominio dei Visconti e degli Sforza, nonché le opere del Bramante e di Leonardo da Vinci. Camminando per le vie del centro storico si è proiettati in un passato ricco di storia e d’arte, a partire dalla maestosa Piazza Ducale che è il cuore pulsante della vita cittadina. Il luogo simbolo di Vigevano è l’imponente Torre del Bramante da cui si può ammirare un panorama che va dalle antiche vie del borgo fino ai campi della Lomellina. Infine, dopo aver visitato il duomo, è imperdibile una gita al castello, uno dei più grandi e maestosi di tutta Europa; il castello è dotato anche di un ampio giardino oggigiorno animato frequentemente da concerti e rappresentazioni teatrali all’aperto, e tre grandi scuderie che ospitano esposizioni d’arte permanenti o temporanee. Castello di Malpaga Poco fuori dalle porte di Bergamo, nel territorio del Cavernago, si erge il Castello di Malpaga. L’antico borgo medievale, immerso in una distesa di campi agricoli e foreste, ti regalerà un meraviglioso scorcio di vita bucolica in grado di proiettarti indietro nel tempo, dove poter trascorrere momenti indimenticabili in assoluto relax. Una vera perla per gli appassionati di castelli ma non solo, il Castello di Malpaga è interamente visitabile; al suo interno potrai ammirare alcuni affreschi di epoca rinascimentale che si sono conservati perfettamente intatti. Nel castello vengono organizzate ogni settimana visite guidate e moltissimi eventi culturali. Il Castello di Malpaga nei dintorni di Milano Grazzano Visconti Il grande classico delle gite fuori porta in Nord Italia è il castello di Grazzano Visconti, ad appena due ore da Milano, nel piacentino. Il piccolo borgo su cui domina il castello è caratterizzato da stradine pittoresche e botteghe artigianali che ti regaleranno una piacevole atmosfera di altri tempi. Il periodo migliore per visitare il castello è in primavera, quando i glicini e i roseti fioriscono, riempiendo di colori e profumi i giardini del paese. La storia di questo borgo è molto particolare e nasconde un alone di leggenda e mistero. Si narra infatti che il castello sia ancora infestato dal fantasma di Aloisa, una nobildonna sfortunata che morì di dolore dopo essere stata tradita dal consorte; divenuta protettrice degli innamorati, in molti si recano qui per porgerle doni e omaggi così da consolarla del suo amore finito in tragedia. Gita nelle città d’arte vicino a Milano Per chi ama la cultura e l’arte, la scelta per una gita fuoriporta in una città nei dintorni di Milano è davvero vasta. Monza, Pavia, Mantova e Bergamo sono mete ideali per una giornata immersi nell’arte. Monza A meno di un’ora di viaggio da Milano, Monza è la meta ideale per una gita fuori porta in giornata. La città è un vero e proprio gioiellino, ricca di storia e di cultura, e i suoi vicoli pittoreschi sono in grado di catturare il cuore di qualsiasi visitatore. Dopo aver visitato la città è d’obbligo una tappa alla Villa Reale, un capolavoro architettonico circondato da uno straordinario parco naturalistico che combina alla perfezione arte e natura in un unico luogo. Accedendo alla reggia potrai scegliere se visitare unicamente gli appartamenti reali oppure includere le mostre temporanee; conclusa la visita si accede al roseto, che vanta oltre quattromila varietà di rose provenienti da tutto il mondo. Da qui si parte alla scoperta di uno dei parchi più grandi d’Europa in cui potrai ammirare installazioni artistiche, come la “Voliera per umani” e “Lo Scrittore”, una fattoria e un maneggio, romantici laghetti, tempietti neoclassici e il famoso Autodromo Nazionale. Pavia Ex capitale del Regno Lombardo, Pavia è una ridente cittadina vicino Milano, raggiungibile in appena 40 minuti con l’auto o addirittura in bicicletta, pedalando per 30 chilometri lungo il Naviglio Pavese. La città è ricca di storia e di cultura e rappresenta uno dei luoghi simbolo da visitare in Lombardia, perfetta per una gita fuori porta in giornata. Programmare un itinerario è essenziale per visitare la città che, sebbene non sia molto estesa, è ricca di monumenti, musei e luoghi da vedere; il consiglio è quello di dedicare almeno metà giornata per esplorare la città e in seguito recarsi alla Certosa, l’imponente complesso monastico che è valso alla città la sua fama. Sicuramente da visitare sono il Duomo di Pavia, il Castello Visconteo e i musei Civici, l’antica Università, la Strada Nuova con la sua cupola e il Ponte Coperto sul Ticino. In bicicletta poi si possono raggiungere sia i colli dove si produce ottimo vino, sia la Certosa. Questo gioiello architettonico, oggi sede di una piccola comunità di monaci, è visitabile gratuitamente ed è un’opera architettonica davvero imperdibile. Mantova Tra le città d’arte lombarde da visitare assolutamente, Mantova occupa senza dubbio un posto d’onore; inserita dall’ UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità, essa deve la sua fama ai numerosi monumenti costruiti dai Gonzaga, che nel XV secolo fecero di questa città la perla del Rinascimento Italiano. Entrando in città ti sembrerà di essere stato catapultato indietro nel tempo, passeggiando tra il Castello di San Giorgio, la bellissima cupola di S. Andrea, torri e campanili di epoca medievale che si specchiano nelle acque del lago. Imperdibile una visita al Palazzo Ducale, il più grande al mondo con oltre 500 stanze, nonché al Palazzo Te dove è possibile ammirare gli straordinari affreschi del Mantegna. La basilica di S. Andrea inoltre ospita una delle reliquie più importanti della Cristianità, il sangue di Gesù Cristo raccolto ai piedi della Croce. In più, presso il museo archeologico di Mantova è custodito uno dei reperti più commoventi mai rinvenuti, i cosiddetti Amanti di Mantova, due giovani sepolti oltre 6000 anni fa e ritrovati abbracciati presso le porte della Città. Visitare Mantova per una gita fuoriporta da Milano Bergamo Bergamo è una delle città storiche più affascinanti della Lombardia, da Milano si ci arriva in un’ora e mezza ed è perfetta per una gita di un giorno. La parte più antica della città, detta Bergamo Alta, è situata in cima ad un’altura ed è circondata da possenti mura di cinta veneziane; il modo più caratteristico per arrivarvi è con la funicolare, che nella sua ascesa ti regalerà un paesaggio sbalorditivo dell’intera città. Il fulcro della città antica è Piazza Vecchia, che ospita alcuni dei più importanti edifici storici bergamaschi. Qui si trovano anche il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’imponente Cappella Colleoni dove potrai ammirare dei meravigliosi affreschi di Tiepolo risalenti al settecento. Nel punto più alto della città ha sede il Castello di San Virgilio, un’oasi di pace da cui si vede tutta la città alta. Per i suoi chiostri e i suoi affreschi è da visitare anche il Convento di San Francesco. Una gita in riva al lago Se sei in cerca di idee per una gita fuoriporta nei dintorni di Milano, uno dei numerosi laghi nelle vicinanze è la scelta ideale. Lago di Como, Lago d’Iseo e molto altro: ecco dove andare al lago vicino a Milano. Lago Iseo e Monte Isola Divenuto famoso grazie all’installazione artistica galleggiante di Christo “The Floating Piers”, il Lago Iseo è la meta perfetta per una gita fuori porta questo weekend, prima della fine dell’estate. A circa due ore da Milano, Iseo ospita un piccolo borgo lacustre dall’atmosfera pittoresca e tranquilla che è un vero paradiso per chi cerca di fuggire dal caos cittadino. Da non perdere il lungolago e l’antica Pieve di Sant’Andrea; una volta giunti qui è possibile salire a boro di un traghetto per raggiungere Montisola, un’autentica perla incastonata tra le acque del lago, parte dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 9 chilometri d’estensione Montisola si aggiudica il titolo di isola lacustre più grande d’Europa e anche in quanto a bellezza qui non si scherza. Inerpicandosi su fino al Santuario della Madonna della Ceriola si può godere di una vista a 360° su tutto il lago circondato da verdi montagne, un panorama pazzesco che da solo vale la visita! Se avanza tempo poi i dintorni di Iseo offrono tantissime attrazioni, come ad esempio la Val Camonica con le sue pitture rupestri o la riserva naturale delle Torbiere del Sebino. Varenna Situato nei dintorni di Milano, ad appena un paio d’ore di viaggio, si trova Varenna, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul lago di Como, particolarmente amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’aria romantica che lo caratterizza. Il modo migliore per raggiungere il paese è naturalmente a bordo di un battello, con partenza da Como. Non appena metterai piede a Varenna ti ritroverai immerso in un’atmosfera da cartolina che rende questo paesino uno dei posti più belli da vedere vicino Milano. Inizia con un giretto del centro storico, perditi tra le viuzze, fermati a pranzo in uno dei tanti ristorantini tipici, e se sei in vena di romanticherie percorri la celebre Passeggiata degli innamorati, che ti condurrà dal centro fino all’imbarcadero. Bellagio A proposito di laghi e borghi caratteristici, una bella gita fuori porta partendo da Milano è a Bellagio, un pittoresco borghetto sul lago di Como, raggiungibile in auto dal capoluogo oppure via traghetto da Como o da Varenna. Incantevole meta turistica e culturale, Bellagio è celebre per la sua posizione geografica esclusiva: il borgo si trova infatti sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dipartono i due rami del lago di Como. Dopo un giretto tra le stradine acciottolate che vi porteranno alla scoperta di un vivace centro storico, non mancare di visitare Villa Melzi d’Eril, una delle ville più amate sul Lago di Como. La Villa è inoltre circondata da un grande parco botanico dove si mescolano botanica, arte, storia e architettura. Lago di Garda Incastonato tra le tre regioni di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, il Lago di Garda è il maggiore specchio d’acqua del territorio italiano, nonché una delle mete di villeggiatura più apprezzate dai turisti. Le attrazioni, i luoghi da vedere e le città da visitare sono davvero moltissime, il che fa del Lago di Garda una delle mete d’eccellenza per le gite fuori porta in Lombardia. Con partenza da Milano in poche ore d’auto, potrai raggiungere le placide rive del Lago di Garda; tra le mete più gettonate ci sono le incantevoli cittadine di Riva del Garda, Desenzano e Peschiera del Garda. Se viaggi in compagnia dei più piccoli poi è impossibile non fare tappa a Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia. Anche Gardone Riviera è tra le località più apprezzate, celebre soprattutto per il Vittoriale degli Italiani, la maestosa cittadella dove abitò Gabriele D’Annunzio, e per il Giardino botanico André Heller, con le sue centinaia di piante e fiori provenienti da ogni continente. Sirmione Sempre sul Lago di Garda si trova Sirmione, uno dei luoghi più suggestivi da visitare vicino Milano. La peculiare conformazione della città che si estende all’interno del lago fa sembrare Sirmione un’isola; non appena giunti in città si possono ammirare le altissime mura del castello scagliero, una fortezza che sembra affiorare direttamente dalle acque lacustri. All’interno si sviluppa l’antico borgo, fatto di incantevoli stradine acciottolate, boutique artigianali e ristoranti tipici. Dalla rocca si arriva poi alle Grotte di Catullo, ex villa dell’antica Roma da cui si può godere di un panorama mozzafiato. Infine Sirmione è celebre anche per i suoi impianti termali, le terme di Catullo e le Terme Virgiliane, perfetti per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del totale relax e benessere. Sirmione per una gita vicino a Milano Rocca di Angera Un’altra delle destinazioni simbolo per le gite in giornata nel Nord Italia è il Lago Maggiore. Se stai cercando una meta tranquilla e suggestiva per una gita fuoriporta vicino Milano, il consiglio è di recarsi ad Angera, un piccolo borgo fortificato che sembra uscito direttamente dalle illustrazioni di un libro di fiabe. Situata in una posizione unica, su uno sperone di roccia da cui si abbraccia tutta la sponda meridionale del Lago Maggiore, la Rocca risale al medioevo ed è perfettamente conservata; imperdibili le Sale Storiche restaurate e il Giardino Medievale. A soli 15 km percorrendo la sponda del Lago si trova un’altra destinazione da sogno che vale la pena visitare nello stesso giorno. Si tratta del Santuario di S. Caterina del Sasso, un imponente quanto meraviglioso complesso, abbarbicato su un’alta parete rocciosa a strapiombo sul lago. Verbania Sempre sul Lago Maggiore, a meno di due ore da Milano, si trova Verbania, una piccola cittadina adagiata sulla sponda occidentale del lago. Da sempre meta di villeggiatura di famiglie nobiliari e personaggi illustri, tutto il territorio del Verbano è costellato da ville bellissime con giardini in riva al lago ed enormi parchi acquatici che sono ancora oggi una delle cose più belle da vedere; lo stile è quello liberty, che si sposa perfettamente con il contesto grandioso e floreale del lago. Tra le ville più belle che si trovano a Verbania c’è Villa Taranto, i cui giardini sono rinomati in tutto il mondo per la straordinaria valenza botanica delle specie di piante qui custodite; i giardini sono inoltre animati da viali, fontane, giochi d’acqua, serre, giardini verticali nonché un erbario, un mausoleo e il sorprendente labirinto delle Dahlie. Una giornata immersi nella natura Oltre a città, borghi medievali e splendide cittadine sul lago, ci sono diverse opzioni anche per chi vuole prendere una pausa dalla frenesia metropolitana. Se vuoi immergerti nella natura per un’intera giornata, ecco i luoghi più belli intorno a Milano. Montevecchia A circa 40 km da Milano, sul confine con la Brianza, in cima ad una collina verdeggiante, si trova Montevecchia, un piccolo paese del lecchese sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone; un’ottima località per trascorrere una giornata in armonia con la natura. Dalla cima del paese si può ammirare in lontananza la skyline di Milano e i profili dei suoi grattacieli; salendo ancora più su, lungo la scalinata che porta Santuario della Beata Vergine del Carmelo potrai ammirare in tutta la sua bellezza l’incantevole paesaggio della Brianza. Dal centro di Montevecchia inoltre si diramano numerosi sentieri naturalistici che si addentrano nella Valle del Curone. Labirinto della Masone Circa a metà strada tra Parma e Milano, nei pressi di Fontanellato, si trova un luogo unico nel suo genere, capace di ammaliare tutti i visitatori che vi si rechino, perfetto se sei alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare vicino Milano. Si tratta del Labirinto della Masone, un’installazione ideata da Franco Maria Ricci e che sembra uscito direttamente da una favola. Il labirinto, che è il più grande al mondo del suo genere, è fatto interamente di piante di bambù di almeno 20 specie diverse; la sfida è percorrere questo dedalo di sentieri pieni di vicoli ciechi, diramazioni e bivi raggiungendo l’uscita nel minor tempo possibile. Il complesso include anche un museo e una biblioteca e gli edifici che compongono il parco sono di uno squisito gusto neoclassico. Bormio Ai confini della Lombardia, situato a 1.225 metri sopra il livello del mare, si trova Bormio, un piccolo paesino divenuto celebre per le sue montagne e le sue incredibili terme. La cittadina è collocata nel cuore della Valtellina, al centro delle Alpi e, sebbene non sia esattamente vicino Milano, la si raggiunge facilmente con l’auto in 3-4 di viaggio. Ideale per tutti coloro che amano la montagna, il paese vanta ben 3 skii aree con piste da capogiro, la natura incontaminata e i paesaggi mozzafiato del Parco Naturale dello Stelvio e ben tre centri termali, di cui uno completamente gratuito, le cui acque sono dotate di straordinarie proprietà benefiche. Bormio è la meta ideale se stai programmando una gita fuori Milano ed è senz’altro è uno dei luoghi più belli da visitare assolutamente in tutta la Lombardia. Trenino rosso del Bernina Se hai a disposizione un weekend libero e vuoi approfittarne per passarlo fuori Milano, non c’è scelta più indicata che prenotare un viaggio a bordo del famosissimo trenino rosso Bernina Express. Adatto a tutta la famiglia, il viaggio lungo la ferrovia panoramica ti porterà alla scoperta di uno dei tratti montani più affascinanti di tutte le Alpi. La stazione di partenza è Tirano, ad appena un paio d’ore da Milano; una volta a bordo il trenino rosso si inerpica su per il “bianco ghiacciaio” del Bernina, nel cuore delle alpi Svizzere, regalando al turista una cartolina mozzafiato che sfila al di là dei finestrini per l’intera durata del viaggio. Il capolinea è St. Moritz, una delle stazioni di villeggiatura più celebri al mondo, ma la tratta è costellata di numerose mete turistiche che vale la pena visitare, come ad esempio Morteratsch dove è possibile ammirare l’omonimo ghiacciaio. Sono tantissime le mete nei dintorni di Milano per una gita fuoriporta: dai piccoli borghi medievali alle città d’arte come Pavia o Mantova, ma anche laghi e natura.
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il-piccolo · 6 years ago
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" Nec spe nec metu " ~ Isabella d’Este Gonzaga ~ Perché il Rinascimento è Donna .. . . Collage: Mantova, città d’arte, storia, natura e tradizioni meravigliose .. 🖊 . . . #mantova #palazzote #arte #isabelladestegonzaga #necspenecmetu #rinascimento #mecenatismo #cittadarte #lombardia #allascopertadimantova #rinascimentoitaliano #storia #cultura #arte #natura #prodottitipici #cucinaitaliana #piattitipici #tortasbrisolona #tortellidizucca #stile #lifestyle #fashion #mood #weekendamantova #maxmara #springsummer2019 https://www.instagram.com/p/Bv6NtKHl5vM/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=5aa59r36i9uy
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cinquecolonnemagazine · 3 years ago
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La Regione Campania è tra le più penalizzate dal Covid a livello turistico
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Il Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero settore turistico internazionale andando a ridurre gli incassi di tutti gli operatori del settore. L’Italia è stata una delle nazioni europee più colpite e il sistema a colori non è riuscito a dare i risultati sperati. Non tutte le regioni però hanno subito le stesse perdite di incassi. In questo articolo gli esperti di prontobolletta.it hanno analizzato la situazione del settore turistico italiano con un focus principale sulla regione Campania. Quali sono state le regioni Turistiche più penalizzate dal Covid? Le regioni del centro-sud sembrerebbero essere state quelle più penalizzate dalla pandemia con 5 regioni nelle prime 6 posizioni. Le regioni del centro infatti fanno registrare un -71% degli incassi rispetto al 2019. Prima regione nella classifica dei decrementi di incassi derivanti dal settore turistico è il Lazio che sfiora un -75% nella spesa per visite culturali, spettacoli e attrazioni. A seguire troviamo Toscana (-69,2%), Campania (-69,2%), Sicilia (-68,8), Veneto (- 63,3%) e la Basilicata che si stabilizza su un meno 62%. La Lombardia si trova settima in classifica mostrando, al contrario del Lazio, una certa propensione alla clientela Business, che nonostante le restrizioni ha continuato in minima parte a viaggiare. La regione che ha visto la minore diminuzione degli incassi è il Molise che nel 2020 ha mostrato una situazione stabile registrando solamente un -5,7%, simbolo di un turismo prettamente locale che è riuscito a ripartire nei mesi successivi alle riaperture. Nella tabella qui sotto sono riportate le variazioni % degli incassi derivanti dal turismo tra il 2019 e il 2020. RegioneVar. % 2020/2019NORD-OVEST-56,1Piemonte-53,0Valle d'Aosta-47,6Lombardia-61,2Liguria-46,6NORD-EST-54,5Trentino Alto Adige-45,8Veneto-63,3Friuli Venezia Giulia-47,9Emilia Romagna-42,3CENTRO-71,6Toscana-69,2Umbria-38,6Marche-38,6Lazio-74,9SUD E ISOLE-60,0Abruzzo-37,8Molise-5,7Campania-69,1Puglia-34,8Basilicata-61,9Calabria-44,1Sicilia-68,8Sardegna-46,7TOTALE-69,0 Qual è la situazione della regione Campania? La regione Campania si è classificata in terza posizione in questa speciale classifica. Il decremento negli incassi del settore turistico tra il 2019 e il 2020 è stato del -69,06%, superiore alla media italiana che è di quasi il 61%. Considerando il sud che ha fatto registrare un decremento medio del -60% la regione Campania è stata una delle peggiori. I turisti stranieri sono stati il -82% portando ad una variazione della spesa derivante dal turismo estero del -72%. Quali gli scenari di ripresa per il futuro? La fine di quest’anno sarà l’ago della bilancia per capire quale potrà essere la crescita del settore e la velocità della ripartenza nel 2022. Secondo un approfondimento dello scorso maggio, Il Sole 24 Ore prospetta una ripresa del 67% per il 2021, che porterebbe una magra consolazione a tutti gli operatori del settore. Le mete preferite dai turisti, italiani e stranieri, saranno ancora una volta le grandi città d’arte come Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia, senza dimenticare però i piccoli borghi e le città costiere. Secondo gli analisti della banca Intesa San Paolo non dovremo aspettare troppo tempo prima di rivedere i turisti in Italia. Infatti con tutta probabilità, grazie al miglioramento della situazione contagi e della campagna vaccinale, nel 2022 le città italiane potrebbero vedere un afflusso di turisti pari a quello del 2019, trainato da una nuova concezione di turismo basato sullo sport e sul risparmio energetico. Cicloturismo, escursionismo e turismo sportivo, potrebbero essere l’arma vincente per la ripartenza soprattutto dopo i recenti successi sportivi che hanno acceso un potente faro sulla nostra nazione. Read the full article
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iviaggidivale1975 · 5 years ago
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Ponti Festivi: Mete solite e insolite
Ponti Festivi: Mete solite e insolite
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Non siamo lontanissimi dai Ponti delle Festività, dove possiamo progettare un viaggio adatto al tempo a disposizione e a ciò che vogliamo visitare.
Le idee possono essere tante, dalle classiche città d’arte italiane visitando eventualmente i dintorni alcune Regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria etc permettono di esulare volendo dalle classiche città d’arte e visitare…
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campaniareturns · 5 years ago
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Conobbi D’Amico grazie alla splendida opera del Sassoferrato di cui egli sostenne la riqualificazione e che lo scorso Febbraio venne esposta nella piccola galleria d’arte di Borsa Italiana BIG. 
Ricordo che rimasi commossa dalla bellezza dell’opera, un rosso così accogliente, quello delle vesti di Maria… oggi l’opera è esposta presso il Museo e Real Bosco di Capo di Monte di Napoli.
Da lì nacque il primo progetto che creai per rispondere all’indirizzo che il Presidente De Luca unitamente al Sindaco di Milano, al Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia auspicavano in una relazione fattiva di coesione nazionale: ringrazio Palazzo Mezzanotte perchè tutti si misero a disposizione in modo totale; purtroppo allora l’evento che avrebbe lanciato un primo progetto concreto di partenariato tra la rete delle città e il sistema delle imprese, dentro una regia nazionale e regionale (avevamo previsto la presenza dell’allora Ministro per i Beni Culturali e del Presidente di Regione Lombardia) non si realizzò per ragioni a me sconosciute, ma esso è ancora oggi in cima all’elenco delle disponibilità che ho raccolto. 
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eventiarmonici · 5 years ago
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Spettacolo a Termoli
Grande serata all’insegna dell’arte, in un luogo magico, dove cultura, tradizioni e suggestioni si fondono, fino a disegnare i contorni di una città speciale, ai confini tra sogno e realtà: Termoli.
di Pasquale Di Matteo
Domenica 18 agosto si è presentata con un cielo terso a colorare l’infinito, mentre la città di Termoli dormiva ancora.
Qui, i ritmi di vita sono cadenzati dalla movida dei vacanzieri, che ribaltano le regole della frenesia, relegando svago e divertimento alle ore notturne.
Infatti, la gran parte dei locali e persino dei negozi apre dopo le ore ventuno, per accogliere i vacanzieri fino a notte fonda.
Così, la maestosità del Castello Svevo ha preso vita quando le luci fiabesche del tramonto si spegnevano nel mare, mentre il borgo antico affollava ristoranti e pizzerie e disegnava una linea infinita di sguardi persi verso l’infinito disegnato dal mare.
La mostra organizzata dalla Globalart e curata dall’artista Rosa Didonna doveva essere presentata alle ore 20, ma, proprio in virtù dei particolari ritmi del luogo, il vernissage è cominciato alle 21.30, quando il Critico d’Arte, Pasquale Di Matteo, ha spiegato come fosse onorato di partecipare a una rassegna caratterizzata da un tema tanto importante come quello legato all’ambiente e al futuro dell’uomo nel suo habitat.
Di Matteo ha spiegato come il pianeta Terra sia l’unico luogo in cui possa vivere l’uomo attualmente e, perciò, bisognerebbe trattarlo meglio.
Tuttavia, per affrontare con sincero impegno il discorso ambientale, sarebbe necessario rivedere l’intero impianto della nostra società e dei ritmi dettati dal Capitalismo e dal progresso esasperato.
Infatti, ha affermato il critico d’arte, fino a quando la rincorsa all’edonismo la farà da padrona, fino a quando i ritmi delle fabbriche non cambieranno, sarà inevitabile continuare a inquinare.
Eppure, l’umanità sembra avere le ore contate, con le stragi di salmoni causate dalle acque tiepide dei fiumi dell’Alaska, con le particelle di plastica ritrovate persino nei ghiacci dell’Artide, per non parlare della qualità dell’aria in continuo peggioramento.
Poi, Pasquale Di Matteo è passato a raccontare i circa cinquanta artisti che presentano una o due opere, scelte proprio per il loro legame con la natura e con l’ambiente.
Il critico e Rosa Didonna hanno dato ampio risalto a ciascun artista presente, senza fare alcuna distinzione tra quelli proposti dalla curatrice e quelli scelti dal critico, sviscerando una visione comune dell’arte e un’amicizia che nei giorni dell’allestimento si è instaurata, in un clima di reciproci rispetto e stima.
La tematica ambientale è stata oggetto di analisi di tutte le opere presenti, ciascuna con uno stile personale e diverso.
Opere ricche di simboli del realista Ciro Lupo fanno da contraltare alla sperimentazione di Franco Bulfarini, così come la poesia di artisti come Perrone, Cucaro, Morini e Draganova riescono a veicolare la filosofia ambientale al pari di magie cromatiche di artisti come Rizzi, Petrovna, Merisio e altri.
Alcune opere hanno suscitato particolare interesse nel pubblico e anche tra il manipolo di artisti giunti dalla Puglia e dalle uniche due scese da Lombardia e Piemonte.
In particolare, le opere cariche di gioia presentate da Daniela Bussolino hanno incantato per la loro apertura al benessere fatto di piccole cose, indispensabile per vivere serenamente l’ambiente e per rispettarlo.
Non è passata inosservata la raffinatezza dei colori di Gina Fortunato, così come si è discusso a lungo del simbolismo legato al tempo di Nicoletta Bigi.
Il pubblico di vacanzieri, sempre più numeroso lungo le quasi due ore di presentazione del critico d’arte, ha manifestato interesse anche per le opere cupe e pessimiste di Susanna Yang, per l’espressionismo dell’anima di Olga Cucaro, per la declinazione di forti stati d’animo di Teresa De Sio, con i suo tratti affascinanti tracciati con la penna, nonché per i colori sgargianti di Francesca Kiara.
A onor del vero, l’interesse è stato molto per tutti gli artisti, presentati uno a uno dal Critico.
Il clima disteso e informale ha lasciato vivere un’esperienza piacevole alle decine di persone che affollavano le sale del Castello, dove c’è stato anche un simpatico siparietto su un’opera di Barbara Marchi, raffigurante un Carlino, ma che qualche ospite vedeva più come un Bulldog Francese.
La Dottoressa, Rosa Didonna e il Critico d’Arte, Pasquale Di Matteo, avevano già trascorso gran parte del pomeriggio a scambiarsi opinioni in merito a tutte le opere esposte.
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Di Francesca Ghidini, unica artista scelta sia da Di Matteo, sia dalla Didonna, il critico d’arte ha potuto far notare l’evoluzione stilistica tra un’opera di anni fa e il risultato della sperimentazione di questi ultimi anni.
Il pubblico ha ascoltato con grande interesse il giro a ferro di cavallo, tra i saliscendi delle sale del castello, effettuato da Pasquale Di Matteo e da Rosa Didonna, in cui tutti gli artisti sono stati edulcorati, caratterizzandone lo stile.
Infine, il critico d’arte ha voluto porre l’attenzione anche sulle opere esposte dalla stessa Dottoressa Didonna, ponendo l’accento sul percorso che ha portato l’artista a evolvere la passione viscerale per il passato, per gli albori dell’arte bizantina, fino a giungere alla rottura degli schemi, con un’opera in cui la Didonna piega il tempo, rendendolo suo schiavo, installazione provocatoria con la quale l’artista dichiara il proprio decesso artistico in questo 2019, ma indica una data di nascita successiva all’anno 3000.
Il genio di Rosa Didonna è espressione della sua vena artistica, ma anche di una sensibilità impressionante, in cui l’artista non vive per elevarsi su un piedistallo, ma sente un bisogno viscerale di lasciare traccia del proprio cammino e di indicare un percorso alle nuove generazioni.
Ampio risalto della mostra è stato dato anche con l’intervista rilasciata prima del vernissage da Rosa Didonna e Pasquale Di Matteo a un network locale.
Un ringraziamento particolare va all’Archeoclub di Termoli e al suo presidente, Oscar De Lena, per la partecipazione.
La mostra resterà visibile al pubblico fino al 2 settembre.
Il primo settembre, si terrà il finissage, quando il Critico Pasquale Di Matteo tornerà per consegnare personalmente i cataloghi e gli attestati.
SPETTACOLO A TERMOLI Spettacolo a Termoli Grande serata all’insegna dell’arte, in un luogo magico, dove cultura, tradizioni e suggestioni si fondono, fino a disegnare i contorni di una città speciale, ai confini tra sogno e realtà: Termoli.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Non è mai tardi per organizzare un viaggio. Sia che si voglia partire per un week end o realizzare una vacanza vera e propria in Italia, fino al 13 luglio si può sfruttare l‘occasione offerta da Italo Treno che ha promosso una serie di sconti imperdibili per scoprire il Bel Paese. Fino a questa data si potranno dunque prenotare biglietti con promozioni che vanno dal -30% al -80% e viaggiare, dal 21 luglio al 24 ottobre, in una delle tante città italiane a bordo di Italo Treno. I posti disponibili sono attualmente 280mila e la promozione è valida solamente per i clienti Italo Più Base e Italo Più Privilege. L’offerta, inoltre, è soggetta a disponibilità di posti e tratte e non è cumulabile con altre iniziative. Per usufruirne basta accedere alla propria area personale, sia sul sito di Italo che sull’apposita app, dove gli sconti verranno applicati automaticamente sulle tratte selezionate in Smart, Comfort e Prima. Una bella opportunità per iniziare a scoprire in nostro Paese e città come Paola, in provincia di Cosenza, in Calabria. Raggiungere questa destinazione, partendo dalla stazione di Roma Termini, ad esempio, costa 43,90 euro a persona ad andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. La città rientra tra le mete da vedere con le spiagge più belle della Riviera dei Cedri e, di questa zona, è il suo punto meridionale. Qui ci si può lasciare andare ad una terra incontaminata fatta di sole, spiagge, mare, scogli ed insenature tutte da scoprire. Chi cerca una città d’arte, invece, può scegliere di trascorrere una vacanza a Verona, la città di Romeo e Giulietta. Raggiungere questa località veneta dalla stazione di Milano Centrale costa solo 14,90 euro a persona ad andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. Una volta qui si può esplorare la città, trovare le zone più romantiche, farsi una foto ricordo all’Arena, teatro di concerti e grandi spettacoli oppure andare a visitare la casa di Giulietta o, ancora, vagare per il centro cercando uno ad uno i suoi tantissimi monumenti. Chi ama il lago, poi, potrà godere delle offerte anche in città turistiche come Desenzano del Garda. Questo è il comune più popoloso dell’omonimo lago, che si trova in provincia di Brescia in Lombardia, ed è una località raggiungibile anche dalla stazione di Venezia Santa Lucia a soli 16,90 euro. Come sempre il prezzo si riferisce a persona e sola andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. Una volta qui si potrà fare un giro in centro alla ricerca del castello e delle piazze, godersi un po’ di shopping e una sosta golosa in uno dei tanti bar in zona con vista lago. Appena fuori del centro, poi, gli amanti della natura apprezzeranno una visita alla riserva protetta. Verona. Fonte: iStock https://ift.tt/3fkg9fc L’Italia da scoprire in treno, le offerte da non perdere Non è mai tardi per organizzare un viaggio. Sia che si voglia partire per un week end o realizzare una vacanza vera e propria in Italia, fino al 13 luglio si può sfruttare l‘occasione offerta da Italo Treno che ha promosso una serie di sconti imperdibili per scoprire il Bel Paese. Fino a questa data si potranno dunque prenotare biglietti con promozioni che vanno dal -30% al -80% e viaggiare, dal 21 luglio al 24 ottobre, in una delle tante città italiane a bordo di Italo Treno. I posti disponibili sono attualmente 280mila e la promozione è valida solamente per i clienti Italo Più Base e Italo Più Privilege. L’offerta, inoltre, è soggetta a disponibilità di posti e tratte e non è cumulabile con altre iniziative. Per usufruirne basta accedere alla propria area personale, sia sul sito di Italo che sull’apposita app, dove gli sconti verranno applicati automaticamente sulle tratte selezionate in Smart, Comfort e Prima. Una bella opportunità per iniziare a scoprire in nostro Paese e città come Paola, in provincia di Cosenza, in Calabria. Raggiungere questa destinazione, partendo dalla stazione di Roma Termini, ad esempio, costa 43,90 euro a persona ad andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. La città rientra tra le mete da vedere con le spiagge più belle della Riviera dei Cedri e, di questa zona, è il suo punto meridionale. Qui ci si può lasciare andare ad una terra incontaminata fatta di sole, spiagge, mare, scogli ed insenature tutte da scoprire. Chi cerca una città d’arte, invece, può scegliere di trascorrere una vacanza a Verona, la città di Romeo e Giulietta. Raggiungere questa località veneta dalla stazione di Milano Centrale costa solo 14,90 euro a persona ad andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. Una volta qui si può esplorare la città, trovare le zone più romantiche, farsi una foto ricordo all’Arena, teatro di concerti e grandi spettacoli oppure andare a visitare la casa di Giulietta o, ancora, vagare per il centro cercando uno ad uno i suoi tantissimi monumenti. Chi ama il lago, poi, potrà godere delle offerte anche in città turistiche come Desenzano del Garda. Questo è il comune più popoloso dell’omonimo lago, che si trova in provincia di Brescia in Lombardia, ed è una località raggiungibile anche dalla stazione di Venezia Santa Lucia a soli 16,90 euro. Come sempre il prezzo si riferisce a persona e sola andata, a cui verrà poi aggiunto lo sconto clienti Italo Più Base o Italo Più Privilege, in base alla categoria di appartenenza e ai posti disponibili. Una volta qui si potrà fare un giro in centro alla ricerca del castello e delle piazze, godersi un po’ di shopping e una sosta golosa in uno dei tanti bar in zona con vista lago. Appena fuori del centro, poi, gli amanti della natura apprezzeranno una visita alla riserva protetta. Verona. Fonte: iStock Grazie alle promozioni Italo Treno i viaggiatori possono prenotare week end e vacanze a lungo termine con sconti interessanti che arrivano anche al -80% sul prezzo totale.
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paoloferrario · 6 years ago
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Piccoli borghi di Lombardia, dalla Regione l'impegno a sostenerli | in Strategie Amministrative, 14 febbraio 2019
Piccoli borghi di Lombardia, dalla Regione l’impegno a sostenerli | in Strategie Amministrative, 14 febbraio 2019
Secondo un’indagine del Centro studi turistici di Firenze e Confesercenti nel 2017 si è registrato un vero e proprio boom turistico nel 2017 per le città d’arte e, soprattutto, per i piccoli borghi,che hanno fatto registrare un’annata record: ben 95 milioni le presenze, con una quota di stranieri molto rilevante. La spesa turistica complessiva si aggira sugli 8,2 miliardi di euro, generata per…
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storiearcheostorie · 6 years ago
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PALERMO – Cinquecentotrentanove anni: mezzo millennio, cinque secoli per rimetterne insieme l’eredità visiva, riunendo a Palermo, nella Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, dal 14 dicembre 2018 al 10 febbraio 2019, quasi la metà delle opere esistenti di Antonello Da Messina.
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La mostra, inserita nel cartellone degli eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, è organizzata dalla Regione Siciliana – Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, e da MondoMostre – con la Città di Palermo, a cura del professor Giovanni Carlo Federico Villa. Il progetto è inoltre frutto della fattiva collaborazione fra la Regione Siciliana e il Comune di Milano dove l’esposizione verrà presentata – a Palazzo Reale, in collaborazione con MondoMostre Skira – dopo la chiusura della tappa palermitana.
Anche De Antonio Antonello, da Messina, Antonellus Messanensis nell’autografia, ne gioirebbe, per l’eccezionalità unica, sapendo d’altra parte che non si poteva fare prima. Le ragioni: ciò che di lui è sopravvissuto a terremoti, smembramenti, fallimenti di famiglie, naufragi, alluvioni, pareti umide, incuria degli uomini, ignoranza, avidità, insulse paure, dabbenaggini, è disperso in raccolte e musei fra Tirreno e Adriatico, oltre la Manica, al di là dell’Atlantico. Mari noti e ignoti attraversati nei secoli da mercanti e intenditori, antiquari, critici, diplomatici: tutti affascinati – come Enrico Pirajno barone di Mandralisca – dagli occhi, dalle luci, dall’incanto enigmatico del più grande ritrattista del Quattrocento (forse di sempre).
Ogni pezzo è giunto a noi fortunosamente, avventurosamente: molti misteriosamente. Riportarne buona parte in Sicilia è stata un’impresa.
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Vasari lo raccontava nelle sue celeberrime Vite come colui che aveva ricevuto il segreto della pittura a olio, l’alchimia meravigliosa di Giovanni di Bruggia, un Jan van Eyck ammaliato dalla grazia del giovane siciliano, che quella tecnica di misture e infinite stesure di colore traslucido aveva appreso, e dal Nord portato nel Mediterraneo, facendo risplendere le tavole della sua avviata bottega messinese e poi le ocre, i lapislazzuli, le terre morbidamente riflesse dai cieli veneti. Non era passato un secolo dalla morte del pittore e Vasari costruiva un romanzo: poiché si erano perse tracce e documenti, si orecchiavano storie e leggende; poi, per altri secoli, il silenzio.
Fu un giovane appassionato d’arte, Giovan Battista Cavalcaselle, a ricostruire amorevolmente il primo catalogo del Messinese. Seguì un formidabile erudito messinese, Gaetano La Corte Cailler, che trovò e trascrisse documenti notarili che testimoniavano gli eventi minuti della famiglia del pittore: il testamento della nonna, il ritorno in brigantino dalla Calabria della famigliola del pittore, la dote della figlia; il testamento infine di Antonello, datato febbraio 1479.
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Altro di lui non c’era: un’alluvione aveva disperso le ossa in un antico cimitero, più terremoti avevano distrutto prove documentarie a Noto e in altri paesi siciliani. L’antica Messina era già stata distrutta e poi ricostruita nel 1783. Definitivamente alle ore 5,21 del lunedì 28 dicembre 1908: un terremoto del 10° e ultimo grado Mercalli, poi il maremoto. Di Messina non resta nulla: e nulla dell’ancona schizzata da Cavalcaselle, nulla dell’archivio con i documenti trascritti da La Corte Cailler. Salvo questi referti, oggi nulla di nulla sapremmo del più grande e ammirato pittore siciliano.
Da allora però molto si è potuto riconoscere, ripulire, attribuire: il catalogo da fantastico si è fatto scientifico, le ricerche continuano, le attribuzioni certe si susseguono. Iniziano Lionello e poi il padre Adolfo Venturi, Bernard Berenson dà contributi fondanti dopo parziali incertezze. Roberto Longhi già nel 1914 ricolloca Antonello a fianco dei veneziani, e segnatamente di Bellini, facendone l’anello di congiunzione creativa fra i ponentini, gli amati fiamminghi, e la grande stagione veneziana, mediata appunto dall’isolata riflessione sulla prospettiva e la morbidezza della luce centroitaliana, i volumi di Piero della Francesca.
Fra questi ritrovamenti sono in mostra una Crocifissione che Voll nel 1902 suggerisce di Antonello, parte della collezione del barone Samuel von Brukenthal a Hermannstadt. Sempre in mostra la scoperta fatta all’importantissimo convegno messinese del 1981 da Federico Zeri di un’opera giovanile, una tavoletta devozionale di 15 centimetri per 10, consumata dai baci del fedele che se la portava al seguito in un astuccio di cuoio. È ora l’Ecce Homo con San Gerolamo nel deserto al recto.
Dagli Uffizi arriva l’importantissimo trittico con la Madonna con Bambino, il San Giovanni Battista acquistati dall’allora Ministro dei Beni Culturali Antonio Paolucci nel 1996 e il San Benedetto di straordinaria qualità pittorica che la Regione Lombardia acquista tramite Finarte nel 1995, oggi in deposito nel museo fiorentino.
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Dalla Pinacoteca Malaspina di Pavia è in arrivo il ritratto di giovane gentiluomo (a lungo considerato il suo vero volto) trafugato dal museo nella notte fra il 10 e l’11 maggio 1970 e recuperato sette anni dopo dal nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.
E che dire dell’affascinante storia del Barone di Mandralisca che torna da Lipari con il ritratto su tavola di un ignoto il cui beffardo sorriso ha sconvolto la mente della figlia del farmacista nella cui bottega, sportello di mobile, è giunto per vie misteriosissime? Diventa lo splendido romanzo Il sorriso dell’ignoto marinaio primo capolavoro di Vincenzo Consolo.
Guardando al catalogo oggi ricomposto e presentato nei suoi capolavori assoluti a Palazzo Abatellis, nella ricostruzione visiva, attraverso uno spettacolare allestimento che narrerà visivamente viaggi e centralità della Sicilia quattrocentesca, forse Antonello sorriderebbe, beffardamente e ironicamente come uno dei suoi tanti effigiati. Di certo si commuoverebbe. Ma rimarrebbe però anche amaramente stupito dall’azione del Tempo divoratore. Della Pietà del Museo Correr, della sublime Annunciazione di Siracusa o dello stupefacente Polittico di San Gregorio, commissionato dalla badessa del Monastero di Santa Maria extra moenia a Messina ad Antonello, nel 1473. Distrutto il monastero, smembrato il polittico, ridipinto poi dal pittore messinese Letterio Subba nel 1842.
E ancora chiederebbe, Antonello, che fu della sua bottega, e del figlio amato, che lo seguiva a Venezia, e dei nipoti: proprio un anno dopo la morte, rimpiangendolo, Jacobello si firma nella dolcissima Madonna con il Bambino della Carrara di Bergamo: “Jacobus Anto.lli filius(s) no. / umani pictoris me fecit”. Sì: il padre era pittore non umano, ma divino. Le sue intuizioni e le sue prove avevano destato l’ammirazione di tutte le corti padane, l’ansia di apprendere delle grandi famiglie veneziane, gli stimoli della bottega in carriera dei Bellini.
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Poiché Antonello ha scritto un trattato intero di psicologia. Ferma l’attimo del respiro, le lunghe ciglia ritorte, il fremito di un labbro, la crescita della barba, l’incertezza di uno sguardo. Il nostro secolo ha adorato i ritratti di Antonello: la pittura italiana si è riconosciuta tutta in quegli sguardi, ci siamo tutti identificati nella concretezza di un pittore che ha dato forza e carattere al volto dell’Italiano, alla femminilità virtuosa e sensuale, alla scontrosità e alle forme della donna Italiana.
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La mostra di Palermo tutto questo racconta, in un allestimento sviluppato cronologicamente seguendo l’evoluzione e le novità dell’artista, aperto dall’Annunciata nell’allestimento per lei immaginato da un maestro del Novecento, Carlo Scarpa. Accompagnano il visitatore ad una piena fruizione dell’esposizione una didattica concepita a svelare, opera per opera, l’arte di Antonello collocandola nel contesto culturale e sociale del Mediterraneo, evidenziando la centralità della Sicilia, e un’audioguida ove il curatore guida lo spettatore alla scoperta delle novità artistiche e tecniche della sublime arte del maestro messinese.
INFORMAZIONI: www.mostraantonello.it
#MOSTRE / Antonello da Messina, il grande ritorno in #Sicilia [#FOTO] #PalazzoAbatellis #AntonellodaMessina #grandimostre #Palermo PALERMO - Cinquecentotrentanove anni: mezzo millennio, cinque secoli per rimetterne insieme l’eredità visiva, riunendo a Palermo, nella Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, dal 14 dicembre 2018 al 10 febbraio 2019, quasi la metà delle opere esistenti di Antonello Da Messina.
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